Testi di Maestri buddhisti e non, contemporanei e del passato, trovati in rete, tradotti e riadattati.
Possa questo mio modesto contributo essere di beneficio per tutti gli esseri.
- Thupten Nyima -
100 Divinità Pacifiche e Irate
Nyingma - XVIII° Sec.


"... Intorno a mezzanotte mi chiamano per riparare il letto del Lama. In qualche modo lo ha sfasciato, staccandolo dai suoi supporti. Adzom Paylo Rinpoche è un uomo grande e grosso, ben più alto di sei piedi, ed evidentemente non ci va piano con il mobilio......."

...Un maestro Zen contemporaneo, Uchiyama Roshi, ci offre un'interpretazione dei sei reami intesi come sei possibili attitudini errate alla meditazione. ...
"... L'illuminazione è la più formidabile delle felicità e non può finire. Precludere per pigrizia l'accesso della propria mente al suo potenziale più ricco è un errore doloroso. Chiunque, rimanendo ad un livello concettuale, pensa di essere il proprio corpo e di possedere le proprie cose, non ha il potere di beneficare gli altri e non troverà nessun conforto quando la perdita, la vecchiaia, la malattia e la morte arriveranno....."

Questo testo è il contributo che Lama Ole Nydahl ha voluto dare al progetto Keo

"... Ogni momento è la continuazione del momento precedente. Questa successione di momenti avviene continuamente. Possiamo dire che il me stesso di oggi è l'incarnazione del me stesso di ieri. Possiamo anche vedere la cosa come una continuazione della mente e del processo di pensiero. Reincarnazione significa semplicemente continuazione della mente, anche se normalmente non ragioniamo in questi termini perchè stiamo continuando questa mente, questo pensiero nello stesso corpo...."

Il testo è stato da me tradotto e leggermente rieditato soprattutto nella sezione finale delle domande, in modo che il contenuto risultasse più chiaro rispetto alla trascrizione diretta originale dell' insegnamento di Rinpoche. Mi scuso quindi fin da ora per qualsiasi eventuale inesattezza o mancanza presente, derivanti esclusivamente dalla imperfezione del mio intervento.
La difformità della descrizione del bardo rispetto alla maggior parte degli insegnamenti è invece, penso, dovuta alla precisa scelta di Tai Situ Rinpoche di semplificare all'estremo una descrizione di per sè piuttosto complessa.