Testi di Maestri buddhisti e non, contemporanei e del passato, trovati in rete, tradotti e riadattati.
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- Thupten Nyima -

EMERGENZA ACQUA PER UNA PICCOLA COMUNITA' DEL TIBET ORIENTALE

L’Associazione Dawa è una associazione senza scopo di lucro il cui principale intento consiste nell’aiutare una piccola comunità tibetana che vive nel Kham, una zona remota e davvero sperduta tra le alte montagne dell’estremo Tibet orientale; basti pensare che la corrente elettrica è arrivata in questo posto solo nel 2004. Questa comunità è costituita da un monastero che ospita 1500 monaci e monache e da un villaggio adiacente nel quale vivono all’incirca 2000 persone, di cui 400 tra disabili, anziani e indigenti ricevono cura, cibo e alloggio presso il monastero stesso. Questa è una zona molto importante per la preservazione della tradizione spirituale del Buddhismo tibetano, e qui esistono ancora Lama che trasmettono insegnamenti spirituali sia a monaci sia alla popolazione laica, cosa non più così comune oggi in Tibet.

In questa comunità, tra i tanti problemi che si devono affrontare quotidianamente, ne esiste uno particolarmente serio: quello dell'acqua potabile. Infatti un’unica fonte di acqua pulita deve coprire il fabbisogno di tutta la comunità. L’acqua è raccolta manualmente e trasportata sulla schiena con l'aiuto di tante persone fin dove serve, spesso in condizioni atmosferiche davvero proibitive data l'altitudine di circa 4000 mt.


L’acqua serve oltre che per bere, cucinare e lavarsi, anche per l’agricoltura e per irrigare i nuovi alberi messi a dimora dopo che la zona è stata completamente disboscata per vendere il legname (ovviamente non dagli abitanti del luogo). L'acqua serve anche per il locale ospedale finito di costruire nel 2007 grazie alle donazioni raccolte da Dawa. In questa struttura la popolazione è curata in base ai principi della medicina tradizionale tibetana, e vengono preparati antichissimi rimedi a base di erbe locali raccolte manualmente e trasformate in pillole distribuite gratuitamente.

Il progetto “emergenza acqua” consiste nel portare l’acqua da 6 piccole sorgenti poste nei dintorni, in 3 grandi vasche di raccoglimento da dove poi viene fatta confluire fin presso ai fabbricati. Il progetto prevede diverse fasi: la costruzione di una strada principale inferiore, una strada mediana e una superiore nel villaggi (attualmente esistono solamente sentieri, carreggiate e mulattiere fangose e scoscese); l’installazione di condotti per l'acqua negli edifici più importanti come nelle cucine, bagni pubblici, e ospedale; la costruzione di vasche settiche per 5 bagni già esistenti e costruiti a scopo sperimentale, più la costruzione di almeno altri 60 bagni con relativa fossa biologica; infine la costruzione di un sistema d’irrigazione per la riforestazione, il fabbisogno agricolo e quindi anche alimentare. Tutto questo richiede sforzi di natura economica completamente al di fuori della portata di questa piccola comunità. Un budget accurato è stato stilato da tecnici locali insieme a tecnici occidentali e la cifra totale per realizzare l’intero progetto ammonta a circa 415.000 dollari.


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